venerdì 19 ottobre 2007

Caro Prezzi, piano antispeculazione del Ministro


Sarà il continuo aumento del prezzo del pane, triplicato negli ultimi 17 anni. O saranno le proteste che ogni giorno si alzano dal mondo dei consumatori. O ancora, secondo l'ufficialità del comunicato ministeriale di ieri, sarà la «recente tensione sui prezzi internazionali di alcune materie prime e del conseguente aumento di alcuni generi alimentari».
Sta di fatto che il ministro per lo Sviluppo, Pierluigi Bersani, e il responsabile per le Politiche agricole, Paolo De Castro, hanno lanciato un piano antispeculazione con controlli sui prezzi degli alimentari, a cominciare da pane e latte. Si tratta di una proposta di collaborazione operativa tra Fiamme Gialle, carabinieri dei Nas, Agenzia delle dogane e Ispettorato centrale per le verifiche della qualità dei prodotti agroalimentari: una «task force» che, nel progetto del governo, dovrà mettere in piedi una serie di «controlli a tappeto».
Nel mirino ci saranno diversi comportamenti speculativi. Come l'occultamento delle merci per turbare il mercato, e le anomalie nel divario tra prezzi al dettaglio e all'ingrosso. Senza dimenticare il ricorso a verifiche sulla qualità dei prodotti. La collaborazione annunciata ieri, hanno promesso Bersani e De Castro, «non avrà carattere temporaneo, bensì vuole dare continuità per intervenire anche in eventuali future situazioni di tensioni di mercato». Tra i primi a reagire al piano è stata Confesercenti, che ha invitato a evitare «processi» a intere categorie. Il governo non dovrebbe dimenticare, si legge in una nota dell'associazione, che «siamo in un libero mercato e che gli esercenti non fanno speculazioni». Coldiretti, invece, ha chiesto di «estendere i controlli anche all'ortofrutta» e ha invitato i consumatori, per risparmiare fino al 33%, a fare acquisti diretti dai 50 mila imprenditori agricoli. Del piano si è parlato ieri anche alla Camera.
Il ministro per i rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti, durante il question time, ha detto che l'iniziativa «è stata possibile perché questi temi sono al centro dell'attenzione del governo già da alcuni mesi» e il monitoraggio è iniziato in agosto. Sull'altro fronte "caldo" dei prezzi, quello delle bollette energetiche, l'esecutivo sta lavorando a un bonus, nell'ordine del 20%, per le fasce sociali più deboli. «Dal primo gennaio saremo pronti», ha detto Bersani, che ha definito il caro- greggio un «campanello d'allarme per l'inflazione». E proprio da gennaio, secondo le stime di Nomisma Energia, le bollette elettriche e del gas subiranno rincari rispettivamente dell'1,9% e del 2,6%.

Giovanni Stinga - da Il Corriere della Sera